Bardolino, Custoza e Lugana: guida ai vini e al territorio del Lago di Garda veronese. Vini bianchi, rossi e rosati accomunati dallo stesso terroir.

Lungo le sponde veronesi del Lago di Garda si trovano 3 regioni vinicole: Bardolino, Custoza (che coincide circa con la zona meridionale del Bardolino) e Lugana. Il Bardolino è terra di vini rossi e rosati, Custoza e Lugana di vini bianchi. Al di là delle differenze di uvaggio, tutti i vini del lago di Garda si distinguono per la freschezza e la facilità di beva. Queste caratteristiche derivano dal comune terroir gardesano:
- Microclima. La massa d’ acqua del Lago di Garda svolge un’azione termoregolatrice. Il clima è mite e temperato tutto l’anno, con inverni mai troppo freddi ed estati mai troppo calde. Le escursioni termiche sono limitate. Le uve raggiungono facilmente la maturazione ottimale.
- Suolo morenico. Costituito da strati di depositi fluvioglaciali. Migliaia di anni fa tutta la zona era ricoperta da un immenso ghiacciaio che creò la conca occupata oggi dal Lago di Garda. Durante 4 diverse glaciazioni il suo lento scivolamento verso sud scavò il bacino meridionale del lago. Il graduale ritiro dei ghiacci accumulò enormi quantità di detriti modellando le colline moreniche in cerchi concentrici che appaiono oggi come un anfiteatro naturale. L’origine morenica rende il terreno ricco di humus (adatto all’agricoltura) e stratificato: da massi, ciottoli, ghiaia, argilla e sabbia.
- Altitudini moderate. Tra i 50 mt e i 200 mt sul livello del mare.
BARDOLINO DOC
- Anno di nascita della denominazione: 1968 (Bardolino Doc), 2018 (Chiaretto Doc)
- Ettari vitati: 2700
- Numero di cantine: 113 aziende imbottigliatrici + 6 Cantine sociali
- Bottiglie annue prodotte: circa 16 milioni il Bardolino Doc, 10 milioni il Chiaretto Doc (anno 2019)
- Suolo: depositi di orgine morenica-glaciale. Il terreno è estremamente variegato e stratificato: massi e ciottoli di varie dimensioni, ghiaia, argilla e sabbia .
- Uve: blend di vitigni autoctoni a bacca rossa. 35-80% Corvina+Corvinone; 10-40% Rondinella; 0-15% Molinara; 0-20% altre varietà a bacca rossa non aromatiche (facoltative).
Bardolino
E’ sicuramente il vino più rappresentativo del Lago di Garda tanto che fino agli inizi del Novecento con il suo nome si indicavano genericamente tutti i vini gardesani. Il Bardolino è un piacevole vino da tutto pasto e di facile e pronta beva che prende il nome dall’omonimo borgo sulle sponde del Lago.
Caratteristiche: il colore è rosso rubino chiaro, non molto concentrato che può tendere al cerasuolo. Dopo qualche anno di affinamento in bottiglia acquista sfumature granate. Al naso è fragrante, con profumi di rosa, viola, lampone, ribes e ciliegia. Nei rari casi di passaggio in legno presenta anche note speziate. In bocca è leggero, fresco, leggermente sapido e con un gradevole retrogusto amarognolo.
Tipologie: Bardolino Classico se proviene dalla zona Classica, la zona storica della regione attorno ai Comuni di Garda, Lazise, Bardolino e il loro entroterra (Cavaion, Costermano, Affi). Bardolino Superiore deve essere affinato almeno un anno prima delle vendita, avere una gradazione alcolica di almeno 12 gradi e le uve coltivate a rese inferiore. E’ un vino di maggior pienezza e struttura ma che allo stesso tempo conserva la fragranza fruttata e floreale della versione base.
Abbinamenti: il Bardolino è un vino estremamente versatile che accompagna bene i piatti di tutti i giorni. Servito leggermente fresco d’estate si abbina bene anche a piatti saporiti di pesce di lago come frittura mista e sarde in saor. La versione Superiore si accompagna a piatti carni bianche e rosse (coniglio in umido, bollito misto con pearà) , formaggi stagionati.
Chiaretto
Il Chiaretto è la versione rosata del Bardolino, protagonista negli ultimi anni di un grande successo commerciale. E’ ottenuto con la tecnica della macerazione breve, con ridotti tempi di contatto (tra le 10 e 36 ore) fra mosto e bucce durante la fermentazione per limitare l’estrazione di colore. Come molti vini ha origini umili. In passato era ottenuto per salasso del pigiato di Bardolino. Si sottraeva cioè parte del mosto all’inizio della fermentazione per aumentare il rapporto bucce-mosto e concentrare così colore e struttura del vino Bardolino. Il risultato era un vino scarico, e di scarsa qualità. Oggi fortunatamente i tempi sono cambiati. Le uve del Chiaretto sono raccolte circa 2 settimane prima di quelle Bardolino e la macerazione avviene a basse temperatura per preservare la delicatezza degli aromi primari.
Caratteristiche: Colore rosato con sfumature che variano dal cerasuolo al rosa più tenue. Profumi sottili di agrumi (mandarino, kumquat, cedro), di piccoli frutti di bosco (lampone, ribes, fragolina) e di fiori di campo, con leggeri sentori di clorofilla e note speziate (cannella, vaniglia). Al palato è fresco e leggermente sapido.
Altre tipologie: Chiaretto Spumante comunemente con Metodo Charmat (presa di spuma in autoclave) ma esiste qualche rara versione Metodo Classico; Chiaretto frizzante con rifermentazione in bottiglia, introdotto nel 2018 e di cui si producono poche bottiglie.
Abbinamenti: ideale da sorseggiare fresco come aperitivo estivo. Da provare con il sushi o con la pizza, in alternativa alla birra. Si abbina bene con taglieri di salumi e formaggi misti, primi piatti leggeri.

CUSTOZA DOC
- Anno di nascita della denominazione: 1971
- Ettari vitati: 1200
- Numero di cantine: 70 aziende imbottigliatrici circa
- Bottiglie annue prodotte: circa 12 milioni (anno 2019)
- Suolo: colline di orgine morenica, prevalentemente argillose e sabbiose.
- Uve: blend di vitigni a bacca bianca. 70-100% di Bianca Fernanda (sinonimo di Cortese B.) + Garganega+ Trebbiano toscano+ Tocai Friulano (o Trebbianello); 0-30% di Malvasia+ Riesling+ Pinot bianco+ Chardonnay+ Incrocio Manzoni (uve facoltative)
Custoza
Il Bianco di Custoza è un vino fermo, leggero, semplice e profumato. La versione base è quella più diffusa ma ne esistono diverse tipologie. E’ un vino con un consumo soprattutto locale ed è pressocchè sconosciuto all’estero.
Caratteristiche: colore è giallo paglierino, talvolta con riflessi verdolini; al naso presenta una certa complessità aromatica con delicati sentori floreali (fiori bianchi come biancospino e fiori d’arancio), fruttati ( di pera, ananas, banana, melone) e accenni di erbe e spezie. L’aromaticità risulta più o meno marcata in base alla percentuale di uve aromatiche (Bianca Fernanda, Riesling, Malvasia) usate nell’assemblaggio. Al palato la sapidità e l’acidità sono equilibrate e il finale leggermente ammandorlato.
Altre tipologie: Custoza Superiore è sottoposto a un periodo di invecchiamento di almeno 5 mesi e ottenuto da uve coltivate a rese inferiori. E’ il vino di punta di ogni azienda, prodotto dai migliori vigneti e non insolito un breve passaggio in legno. La nuova tipologia di Custoza Riserva è prevista se l’invecchiamento supera un anno. E’ un vino ancora sperimentale, nato per dimostrare che anche il Custoza è dotato di potenziale di invecchiamento. Due tipologie di nicchia sono il Custoza Spumante, solitamente Metodo Charmat e il Custoza Passito dolce che recupera la tradizionale pratica enologica veronese dell’appassimento.
Abbinamenti: piatti di pesce, di carne bianca, formaggi freschi e poco stagionati. Un abbinamento tradizionale è quello con i tortellini di Valeggio, piatto dello stesso territorio. La versione passita, con la pasticceria secca, formaggi piccanti e stagionati.

LUGANA DOC
- Anno di nascita della denominazione: 1967
- Ettari vitati: 2500 circa (Veneto+Lombardia)
- Numero di cantine: 115 aziende imbottigliatrici (associate al Consorzio)
- Bottiglie annue prodotte: 21 milioni e mezzo (anno 2019)
- Suolo: argille-calcaree di origine morenica
- Uve: 90-100% Turbiana (Trebbiano di Luagana); 0-10% altre uve bianche non aromatiche (facoltative)
Lugana
La versione “giovane” è in assoluto la più prodotta e copre circa il 90% dell DOC. Si tratta di un vino fresco ed elegante. A differenza di quello che ci si aspetta da un vino bianco è in grado di invecchiare e di evolvere negli anni. Il suolo argilloso conferisce infatti struttura e mineralità.
Caratteristiche: il colore va dal giallo paglierino con riflessi dal verdognolo (Lugana giovane) a un luminoso giallo dorato (Lugana Riserva); Profumi floreali, con note di agrumi e mandorle (giovane) che evolvono in frutta matura (mela e agrumi), nocciola, spezie fino alla pietra focaia con l’invecchiamento. Il gusto si mantiene fresco e minerale negli anni, acquistando complessità e struttura. Il finale è persistente e leggermente sapido.
Altre tipologie: Lugana Superiore con un affinamento di almeno un anno è la punta qualitativa della doc; Ci sono poi 3 versioni di nicchia: Lugana Riserva invecchiato minimo 2 anni di cui almeno 6 mesi in bottiglia. Lugana Vendemmia Tardiva prodotto con uve surmature raccolte a fine ottobre, invecchiato almeno 1 anno e leggermente abboccato. Ispirato allo stile degli Spatlese tedeschi e dei “vendage tardive” dell’Alsazia. Lugana Spumante (sia Metodo Classico che Charmat).
Abbinamenti: i Lugana giovane, superiore e spumante si accompagnano bene con i piatti di pesce di lago, perfetti con il lavarello all griglia. Versione Riserva e Vendemmia tardiva da gustare a fine pasto con formaggi stagionati ed erborinati.
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