Wine tour del Bardolino e del Lago di Garda
La zona
Il vino Bardolino nasce nelle colline della sponda orientale del Lago di Garda e i suoi confini sono definiti da elementi naturali: il Monte Baldo a nord, le rive del Lago a est e il fiume Adige a ovest. I pochi metri di larghezza dell’Adige separano la Doc del Bardolino da quella della Valpolicella ma la diversità di clima e di geologia delle due zone crea terroir e vini molto diversi, seppur prodotti dalle stesse uve.
La vasta massa d’acqua del lago, più fredda dell’aria nel periodo estivo e più calda d’inverno, mitiga sia la calura estiva sia i rigori invernali, rendendo il clima gardesano eccezionalmente mite e temperato. Si crea così una sorta di bolla mediterranea dove assieme alle tipiche colture della vite e dell’olivo, crescono cedri, limoni, palme, agavi e mirto.
Il suolo è formato dai depositi di sassi, limo, ghiaia e sabbia accumulati nel corso di 4 glaciazioni che hanno interessato il Lago di Garda e l’Europa a partire da un milione di anni fa. La spinta dei ghiacciai, scavando il suolo e trascinando accumuli di detriti ha lasciato le morene, sbarramenti concentrici e circolari. Questi depositi modellano oggi i contorni delle colline che sono anche chiamate, per questo motivo, l’ anfiteatro morenico del Garda.
Da questo terroir nascono vini leggeri, freschi, da consumare giovani. Assaggiali accompagnato da una guida esperta in un wine tour del Bardolino!
Le uve
L’uvaggio del Bardolino è prevalentemente a base di Corvina Veronese. Questa varietà di uva rossa locale può costituire fino il 95% del blend e con almeno il 5% di Rondinella. Possono anche essere utilizzati, in piccole quantità, altri vitigni a bacca rossa. Fra questi molto diffusa è la Molinara, dagli acini rosati e nota come “uva salata” per il suo particolare equilibrio che non spinge nè sull’acidità nè sui tannini, facendone emergere la sapidità.
I vini:
La tipologia più comune è quella “base”, il Bardolino DOC. Si tratta di un vino rosso leggero, sia nel grado alcolico che nella colorazione. Ha profumi fruttati di ciliegia, fragola e melagrana con accenni di spezie come cannella e chiodo di garofano. Non di rado viene servito leggermente fresco d’estate per esaltare la naturale acidità e abbinato al pesce di lago. Nella versione Superiore DOCG viene invecchiato almeno un anno prima della vendita, acquisendo così più corpo e struttura. L’aggiunta della dicitura “Classico” in etichetta si trova se le uve provengono dalla parte storica della DOC.
Il vino che sta vivendo un grande successo è il Chiaretto, la versione rosata del Bardolino. Il Chiaretto è ottenuto con la “vinificazione in rosa” delle uve, cioè una minima macerazione delle bucce. In questo modo rilasciano al mosto solo una piccola parte delle sostanze coloranti e dei tannini. Il suo colore rosa brillante ricorda il fior di pesco, al naso mostra note di fiori di campo e frutti di bosco e grazie alla spiccata freschezza e sapidità è un ottimo vino da aperitivo. Viene prodotto in versione ferma e spumante.
Il Bardolino Novello è un’altra tipologia di Bardolino, ottenuto con il processo della macerazione carbonica. I grappoli interi sono messi in contenitori ermetici di acciaio che vengono saturati con anidride carbonica. In queste condizioni la fermentazione avviene all’interno degli acini (intracellulare). Dopo 2 settimane, l’uva viene pigiata e avviata alla normale fermentazione alcolica. L’intero processo è molto veloce e il vino è da bere giovane, tradizionalmente in autunno con le caldarroste.
L’olio del Garda
L’Olio del Garda DOP è un altro importante prodotto delle colline gardesane. Infatti, mano a mano che si sale di altitudine la vite lascia il posto all’olivo. Le varietà o cultivar, tradizionali sono la Casaliva, il Gargnà e il Favarol. A queste, negli ultimi anni, si sono aggiunte anche varietà provenienti dalla Toscana come il Leccino. L’olio del Garda ha un colore giallo-verdognolo per la presenza di clorofilla e si distingue per il suo sapore delicato e morbido dovuto alla bassa acidità.
Nel wine tour del Bardolino è possibile unire la visita di una o più cantine a quella di un frantoio per degustare vino e olio locali.